Passeggiate sulla neve: da Cima Sappada a Baita Rododendro

La cittadina di Sappada, incastonata a 1.250 metri d'altezza tra le maestose Dolomiti, rappresenta un vero e proprio gioiello per gli amanti della natura e della tranquillità. Situata all'estremità orientale del Friuli Venezia Giulia, al confine con il Veneto, questa incantevole località sorprende per la sua atmosfera d'altri tempi, dove storia, cultura, tradizione e bellezza naturale si intrecciano armoniosamente.

Simbolo di questa terra è il fiume Piave, sacro alla Patria per il ruolo svolto durante la Prima Guerra Mondiale. Lungo le sue rive si snodano sentieri che invitano a passeggiate rigeneranti, immersi nella quiete della natura.

All'interno del territorio di Sappada, merita una menzione speciale il suggestivo borgo di Cima Sappada, situato a 1.292 metri di altitudine. Questo borgo alpino offre un'atmosfera fiabesca, immerso in un contesto paesaggistico di rara bellezza.

Cima Sappada conserva intatto il suo fascino di caratteristico borgo montano, dove il tempo sembra essersi fermato. Passeggiando tra le sue tipiche abitazioni in legno, ornate di fiori e sculture, si respira un'atmosfera fatta di antiche tradizioni.

Passeggiata a Baita Rododendro

La nostra passeggiata a Baita Rodendro inizia da Cima Sappada accanto alla chiesa dedicata a Sant’Osvaldo dove si trovano le indicazioni per le Sorgenti del Piave e il Monte Peralba. In inverno la strada è chiusa al traffico ed è percorribile soltanto a piedi. 

Attraversiamo con occhi curiosi la caratteristica borgata di Cima Sappada, strette stradine circondate da antichi fienili e case tipiche in legno una più bella dell’altra, legna disposta con cura, attrezzi di un tempo che ricordano la vita dei contadini e i vecchi mestieri, alcuni dei quali si svolgono ancora oggi. Le case sono adornate di fiori e creazioni di fieno realizzate dagli abitanti, rappresentano scene di vita quotidiana con l’intento di far rivivere al visitatore le atmosfere del passato. 

Oltrepassato il borgo storico con le tipiche case Sappadine seguiamo le indicazioni per le Sorgenti del Piave seguendo la strada panoramica provinciale della Val Sesis che in inverno è coperta dalla neve, ignorando però il sentiero naturalistico che spesso non è percorribile in questa stagione. Superato l'agriturismo Haidille, la passeggiata inizia ad immergersi in mezzo al bosco, l'atmosfera è piacevole e rilassante, il percorso è battuto e costeggia le rive del fiume Piave. 

Dopo questo primo tratto di sentiero, prima di proseguire facciamo una piccola deviazione, una madonnina nella roccia indica come raggiungere la chiesetta dedicata a Santa Maria di Luggau ai lati del fiume, e in lontananza ammiriamo tra le rocce una cascata. 

Rientriamo nel percorso principale e guadagniamo quota con una serie di stretti tornanti che si fanno un po’ sentire sulle gambe, per poi spianare in un percorso rettilineo che ci fa recuperare il fiato. Siamo circondati da numerosi abeti carichi di neve, la mia pelosetta Zoe corre felice su e giù sulla neve fresca. Dopo una doppia curva attraversiamo un ponticello, sotto di noi il suono rilassante dell’acqua mentre alla nostra sinistra la vallata si apre regalando una bellissima vista. Alla nostra destra si trova il Rifugio Piani del Cristo che in inverno è chiuso. 

Il cartello indica che siamo quasi arrivati alla nostra destinazione, la strada è abbastanza pianeggiante fino a raggiungere Baita Rododendro. Al ritorno si procede sempre sullo stesso percorso. 

Amo fare questa passeggiata durante l'inverno e ci ritorno abbastanza spesso. Baita Rododendro è una graziosa baita, piccola e molto curata, con una bellissima terrazza panoramica.  Dopo la passeggiata abbiamo preferito mangiare all’interno coccolati dal tepore del caminetto, la cucina propone piatti tipici della zona fatti in casa. Spettacolare la torta di grano saraceno e le grappe (consigliata la prenotazione).

Consiglio di avere nello zaino i ramponcini nell’ eventualità di trovare ghiaccio, e valutare sempre le condizioni del percorso prima di un'escursione chiedendo informazioni agli uffici turistici. Per la discesa è sconsigliato l’uso dello slittino soprattutto nei tratti dove si costeggia il torrente.